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Nella postdisciplinarità attraverso Hegel: per una filosofia critico-trasformativa

16 Gennaio 2025

Di Giovanna Miolli

In Attraverso il sistema, Criticità e guadagni teorici del pensiero hegeliano a 250 anni dalla nascita, pp. 341-371. A cura di Giulia Battistoni e Francesco Campana. Napoli: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press, 2024.

Questo contributo prende le mosse dai paragrafi 572-577 dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1830) destinati alla trattazione tematica della filosofia. In particolare ci si concentra su due aspetti. Il primo è un aspetto relazionale. Leggendo la sezione dell’Enciclopedia dedicata allo “Spirito assoluto”, si può infatti sollevare (in maniera tanto potente e stratificata) la domanda rispetto alla relazionalità della filosofia con altri campi della produzione di pensiero (che nel testo hegeliano si trova particolarizzata come relazione tra arte, religione e filosofia).

Questa interrogazione si complica ulteriormente in un contesto, quale quello contemporaneo, in cui la filosofia è anche marcatamente una disciplina, nonché una disciplina accademica, e in cui, all’interno di alcuni dibattiti, non solo si discute di interdisciplinarietà e transdisciplinarietà, ma anche di postdisciplinarietà (postdisciplinarity). In questo scenario, che ne è della filosofia e delle sue relazioni con altri ambiti del sapere? In che modo questa relazionalità definisce e trasforma la filosofia?

Il secondo aspetto che si vuole enfatizzare – un tratto “classico” hegeliano – è la presentazione della filosofia come sapere di sé del concettuale. Tale sapere è altrettanto un sapere retrospettivo, retroattivo e trasformativo, che risignifica (soprattutto a livello logico) il proprio processo di sviluppo, nonché le “tappe” di questo sviluppo. I due aspetti menzionati confluiscono nella manciata di paragrafi finali dell’Enciclopedia, dedicati espressamente alla filosofia.

Gli elementi individuati interessano qui per la loro capacità di sollevare questioni, produrre critica, e fornire strumenti concettuali utili alle problematiche discusse oggi. Lo scopo principale del testo non è quindi esaminare questi aspetti all’interno di un perimetro solo hegeliano ma generare spazi di interazione tra il pensiero di Hegel e i dibattiti metafilosofici contemporanei, i quali si interrogano su che cosa sia la filosofia, come e perché debba essere condotta, quali siano i suoi oggetti, metodi e scopi, e quali relazioni intrattenga con le altre discipline. Nell’analisi saranno incluse proposte del recente dibattito sulla postdisciplinarietà e prospettive emerse nell’ambito delle teorie femministe. Il percorso prevede una risignificazione della tesi della non eccezionalità della filosofia, attraverso l’apertura a un rapporto orizzontale tra discipline e alla generazione di spazi epistemici che ridiscutono i confini disciplinari, impostando la ricerca sulla complessità, la critica e la creatività del pensiero. Gli aspetti hegeliani indicati più sopra saranno sviluppati e utilizzati per indagare il possibile ruolo (anche autocritico) della filosofia in questi orizzonti trasformativi delle discipline.

Nella postdisciplinarità attraverso Hegel: per una filosofia critico-trasformativa